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Un vero record per Torino: con 18 chilometri di portici, di cui 12,5 km continui e connessi, la città sabauda conquista il primato di possedere la più ampia zona pedonale d’Europa. Lastricati in con stili diversi, dalla pietra grigia di via Po al marmo di via Roma, i portici torinesi sono un caso urbanistico, architettonico, estetico e socio-economico unico. Si racconta spesso del percorso di 2 chilometri di portici da palazzo Reale a piazza Vittorio Veneto, voluto dal sovrano Vittorio Emanuele I di Savoia per le sue passeggiate; i reali non dovevano bagnarsi in caso di pioggia e i portici servivano proprio a questo. I primi portici ad essere costruiti furono il tratto compreso tra via Barbaroux e via Palazzo di Città. Era il 1615. Oggi i portici di Torino, costellati da invitanti vetrine e ritrovi, costituiscono un immenso salotto che nessun’altra città italiana ha la fortuna di possedere.

Fonte: Pierluigi Capra, Torino città di primati, Ed. Graphot, 2003

foto :Portici in via Po , fonte www.comune.torino.it