droneFra gli articoli più venduti in questi ultimi mesi un posto d’onore spetta ai droni.Strumento dalle notevoli potenzialità, presente in svariati modelli a seconda dell’uso previsto e delle disponibilità finanziarie, il drone regala a tutti il brivido del volo e, se munito di appositi strumenti per riprese foto e video, l’emozione di una veduta a “volo d’uccello”. Alcuni dei campi di attività in cui l’utilizzo del drone è in continua espansione sono l’agricoltura, il monitoraggio del territorio ed ambientale, l’architettura, il cinema e la pubblicità. Anche nel mondo del fotovoltaico i droni, con specifiche termocamere o sensori ottici, possono effettuare il monitoraggio per il rendimento energetico dell’impianto.

Il drone è pur sempre una macchina volante e come tale richiede attenzione, responsabilità e regole: fatti salvi i contesti riconducibili alla sfera del modellismo (sorvoli senza fine di lucro, in aree disabitate e distanti almeno 8km da aeroporti, con raggio d’azione e altezza massima estremamente limitati), i droni e chi li pilota rientrano nelle competenze dell’ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile), che rilascia opportuna  autorizzazione, obbligatoria per chiunque voglia costruirsi un business pilotando uno di questi mezzi. Altrettanto necessaria poi è l’assicurazione…

In Piemonte vi sono pochissimi operatori autorizzati tra cui Drone Piemonte (Aut. ENAC 4055)  (www.dronepiemonte.com).

Questa nuova realtà piemontese, dopo un lungo e complesso iter autorizzativo ha ottenuto da parte dell’ENAC la certificazione per le operazione specializzate.

L’iter è così articolato: la prima volta che si fa domanda allegando tutta la documentazione del caso, si ottiene in un primo tempo la “sperimentale”, una sorta di foglio rosa di validità limitata nello spazio e nel tempo. Il passo successivo è l’autorizzazione specialistica, vera e propria licenza di volo, fatte salve alcune limitazioni puntuali. La possibilità di operare in ambiti più rischiosi quali centri abitati e luoghi affollati in genere è invece oggetto delle “autorizzazioni critiche”, richieste di volta in volta sempre all’ENAC, un po’ come si fa con la Polizia Municipale in caso di manifestazioni.

Si ricorda infatti che “chiunque non osserva una disposizione di legge o di regolamento ovvero un provvedimento legalmente dato dall’autorità competente in materia di sicurezza della navigazione è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l’arresto fino a tre mesi ovvero con l’ammenda fino a euro 206,00”.

Sta al potenziale cliente verificare che l’operatore a cui ha deciso di rivolgersi abbia le carte in regola e non sia un abusivo. Sono presenti infatti numerosi “pseudo-operatori” che dichiarano e millantano autorizzazioni non in loro possesso.

Il consiglio è quello di verificare se l’operatore a cui si è rivolti è regolarmente abilitato. Occorre semplicemente visionare il sito di Enac.